VI domenica
di Pasqua
Padre Pio diceva “basterebbe un
giorno senza nessun aborto e Dio concederebbe la pace al mondo fino al termine
dei giorni”.
Allora si capisce molto bene
perché il Signore ci parla della sua pace. Padre Pio ne era ben cosciente e nel
suo sacrificio aveva messo in conto quella sofferenza che, profeticamente,
sapeva si sarebbe aggravata ulteriormente. Ai suoi tempi, infatti, non si era
ancora diffusa, a macchia d’olio, la nefasta imposizione di leggi legalizzanti
l’aborto.
E il mondo si avviava verso la
catastrofe: le guerre continuano, anzi sono addirittura più infauste di quelle
mondiali; l’ingiustizia dilaga nonostante le candide carte costituzionali e
tutti i trattati internazionali; la terra si abbruttisce sempre più; la
dittatura economico-finanziaria delle multinazionali controlla e gestisce
quelle “politiche” e parlare di democrazia, oggi, vuol dire continuare a
prendersi in giro.
Scusate se vi pare poco. C’è pure
da aggiungere che anche la Chiesa cattolica, fino a pochi anni fa unico
baluardo alla degenerazione, non naviga in buone acque.
Devo dire che mi confortano Paolo
e Barnaba che:…”dissentivano e discutevano animatamente contro costoro…”(Atti),
ammonendo sicuramente…”di astenersi dalle unioni illegittime…”.
Guarda caso, e
ribadiscono…”farete cosa buona a stare lontani da queste cose.”
Più chiari di così.! Non le
mandavano certo a dire, si mettevano in gioco in prima persona, sicuri della
giustizia divina:…”Tu giudichi i popoli con rettitudine…” (Salmo).
E andavano di città in città,
cercando di portare a tutti il Vangelo per:…”la Gloria di Dio che illumina il
mondo…” (Apocalisse), perché:…”la città non ha bisogno della luce del sole , né
della luce della luna…la sua lampada è l’Agnello.”
Questo Agnello che poco prima di
essere sacrificato sulla croce si preoccupa di rassicurare i suoi:…”vi lascio
la pace, vi do la mia pace, non come la da il mondo, io la do a voi. Non sia
turbato il vostro cuore e non abbiate timore…” (Vangelo).
Strano, pensavo, questa
preoccupazione è sicuramente anche per noi, ma provo ad immaginare
l’estensione
anche alla mamma con il suo bambino nel grembo:… ”non sia turbato il tuo cuore,
non avere timore…”, “fa la tua parte, ora puoi avere la mia pace, tienila cara
fra te e il tuo bambino”.
E’ vero, non è la pace del mondo,
perché questi continua a sobillarla con le innumerevoli maligne suggestioni
dell’autodeterminazione e dell’insignificanza dell’essere umano pre-nato.
Madre Teresa di Calcutta, la
Santa del “premio nobel per la pace”, era andata, però, giù pesante mentre
ritirava il premio: “se non c’è pace fra la madre ed il suo bambino, non potrà
mai esserci pace nel mondo”.
Madre Teresa, Padre Pio,
hanno:…”udito” che Gesù ha detto:…”vado e tornerò da voi…” ed è tornato presso
loro e con loro ha continuato a donarci la sua pace, fino ad oggi. Ma al mondo
non interessa. A chi l’accoglie, invece, con tenerezza infinita, sussurra: “non
sia turbato il vostro cuore”.
At 15,1-2.22-29 / Sal 66(67) / Ap 21, 10-14.22-23 / Gv
14,23-29
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