Domenica
26 Gennaio 2020 ore 16,00
alla
Chiesa della Madonna degli Angeli
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LA VITA CI INTERPELLA:
La “gioia piena” di Titti:
rinuncia all’aborto per accogliere la vita di sua figlia,
destinata a morire dopo poche ore
Cara Titti, venuta a conoscenza della tua
storia ho pensato fosse importante condividerla perché”più che di profeti
abbiamo bisogno di testimoni”(Paolo
VI). La tua testimonianza di “gioia piena” è bellissima.
La nostra è una
storia ordinaria di una famiglia semplice che vive nella Chiesa, la
straordinarietà è stata scoprire che Dio è fedele nella prova.
Al quinto
mese della mia seconda gravidanza abbiamo scoperto che nostra figlia Benedetta
era affetta da displasia tanatofora. Il medico ci informò che la
bambina sarebbe di certo morta, o alla nascita o entro il primo anno di vita,
tra atroci sofferenze. Poi aggiunse che in questi casi l’unica cura era l’aborto terapeutico. Sebbene
ci professassimo cristiani e credenti, l’idea di portare avanti la
gravidanza non ci sfiorò minimamente. I dottori ci spiegarono che quella
era l’unica soluzione per non far soffrire nostra figlia, e quindi ci
convincemmo che l’aborto fosse la scelta giusta. Una dottoressa mi spiegò come si
sarebbe svolto l’aborto,
l’induzione del parto e tutto il resto e mi indirizzò dallo psichiatra. Nel
reparto ostetrico, incontrai le mamme che si preparavano all’aborto
terapeutico. Mi affacciai in una stanza, come se qualcuno mi stesse chiamando,
e lì mi resi conto di quello che avrei subito anche io se avessi abortito. Lì
dentro non c’era Dio, non c’era speranza, perché Dio è Speranza. Mi
convinsi che l’aborto terapeutico non era la soluzione, in cuor mio avevo deciso di non abortire. Lo psichiatra mi fece
accomodare, mi diede un foglio da firmare: il consulto specialistico era tutto
qui. Allora mi alzai e risposi di getto: «no, voglio fare una visita, si
rende conto che vengo a partorire per dare la morte a mia figlia invece che la
vita?». Ciò mi fece capire ancora di più che in queste scelte la fede
non c’entra. Dio ti dà la forza, ma non bisogna essere credenti per rifiutare
l’aborto, l’essere umano dentro di sé conosce la verità. Uscii dal reparto
libera felice e sicura che il Signore mi avrebbe accompagnato.
Moltissime le critiche: Michele, mio marito, non voleva accogliere
nostra figlia, era spaventatissimo. Un sacerdote mi disse:”Devi essere fedele a tuo marito in tutto,
tranne che nel peccato”. Era la cosa giusta, mi sentivo con Dio,
stavo compiendo la sua volontà. Mi importava solo del Signore, del “sì” che gli
avevo detto e che volevo portare fino in fondo. Lui mi aveva fatto una
promessa: “ti consolerò, non ti abbandonerò”.
Come coppia ci siamo
affidati ad un padre spirituale, don Antonio, Mio marito aprì gli occhi durante un
colloquio con lui, fu un momento bellissimo ed emozionante,.Abbracciò la croce, accettò nostra figlia e
decise che si sarebbe chiamata Benedetta, perché per la nostra famiglia
era una benedizione.
Benedetta
nacque il 26 ottobre 2012 di parto cesareo:era bellissima,
assomigliava a mio marito, piangeva e respirava da sola. Michele per due giorni le ha cantato i salmi
tenendola per mano in terapia intensiva. Voleva farle sentire tutto il
suo amore e farsi perdonare per non averla accettata fin da subito.
Benedetta sale
al cielo il 28 ottobre, due
giorni dopo la sua nascita. Nella tristezza provai una grandissima felicità: “Grazie a Dio. Abbiamo
solo spalancato le porte a Cristo e detto il nostro “si”.
Al posto dell’aborto terapeutico Titti ci sprona a scegliere la bellezza
di celebrare la vita e non la morte.
(Liberamente tratto da un art. di
Lucchetti Silvia per Aleteia.)
La Parola:
Isaia salmo 121:Alzo gli occhi
verso i monti...Da dove mi verrà l'aiuto? Il mio aiuto vien dal
SIGNORE,che ha fatto il cielo e la terra. Egli non permetterà che il tuo
piede vacilli,colui che ti protegge non dormirà. Il SIGNORE è colui che ti
protegge, il SIGNORE è la tua ombra egli sta alla tua destra. Il SIGNORE
ti preserverà da ogni male,egli proteggerà l'anima tua. Il SIGNORE ti
proteggerà, quando esci e quando entri,ora e sempre.
Isaia 66,13-14: Come una madre
consola un figlio così io vi consolerò,in Gerusalemme sarete consolati.
Voi
lo vedrete e gioirà il vostro cuore,le vostre ossa saranno rigogliose come erba
fresca.
La mano del Signore si farà manifesta ai suoi servi,ma si sdegnerà contro i suoi nemici.
La mano del Signore si farà manifesta ai suoi servi,ma si sdegnerà contro i suoi nemici.
Mt. 11, 28:Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi consolerò.