30 novembre 2025 – 1a di Avvento

   L’ora sconosciuta

“Nell’ora che non immaginate,
viene il figlio dell’uomo!”


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Con la prima domenica d’avvento inizia il tempo dell’attesa. E’ così per ogni madre che aspetta con trepidazione il momento del parto. Esperienza che provò anche Maria di Nazaret. E’ così per ogni padre, perché il cuore di padre è un capolavoro assegnato ad ogni uomo nel pieno della sua paternità. Giuseppe ben identifica questa figura, capace di affrontare con intelligenza e tenerezza ogni ostacolo, ogni imprevisto nel cammino, suo e della sua sposa, verso l’ora sconosciuta della salvezza.

23 novembre 2025

Cristo Re dell’universo Anno C

Come andare in Paradiso

“Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!”

 

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C’è un tempo che è il presente, é il più importante perché ci permette di capire come  viviamo la nostra quotidianità, la realtà che ci circonda. Il tempo passato, ormai, non conta più, mentre il futuro non è completamente alla nostra portata.
Secondo Carl Staples Lewis, il presente è il punto nel quale il tempo tocca l’eternità. Difficile da capire, se non lasciandoci trasportare verso il principio di ogni cosa, naturalmente anche della propria vita, con la gioia del cuore, proprio come dice il salmista: “…quale gioia, quando mi dissero: “andremo alla casa del Signore”. (dal Salmo 121)

XXXIII Domenica T.O. Anno C

 CRISTIANI A RISCHIO

“Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”

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E’ fuor di ogni dubbio che la religione più perseguitata nel mondo sia il Cristianesimo. Lo confermano le cronache di tutti i giorni, anche se i massacri perseguiti in terre africane, proprio in questi giorni, sono passati sotto tono nei grandi mezzi di comunicazione. Ciò non meraviglia perché la Chiesa da sempre è stata oggetto di discriminazioni, di attacchi frontali ed i suoi componenti costretti all’estinzione o all’esilio, uccisi, trucidati. La giustizia umana non ha quasi mai perseguito i colpevoli di tali crimini, ma non così è stato e sarà l’intervento di Dio, in quanto: “…allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà.” (dal Libro del profeta Malachia)
Come è avvenuta e come avverrà questa invettiva, la storia ne ha lasciato traccia nei secoli.
Ciò che, invece, non è di competenza umana è il giudizio dell’Altissimo che ben conosce l’animo di ognuno. Nessuno può passare indenne dal fuoco che forgia o, viceversa, consuma per l’eternità. Occorre, perciò, ammonire in ogni momento chi infligge il male, affinché si astenga dalla malvagità. Può essere che si penta e possa, così affrontare il giudizio ultimo con la speranza di essere accolto dalla benevolenza e dalla misericordia del Buon Dio.
Anche perché è assodato che Dio: “…giudicherà il mondo con giustizia e i popoli con rettitudine.” (dal Salmo 97)

Dedicazione della Basilica Lateranense

 Domenica, 9 novembre 2025 

La casa di Dio

“Non fate della casa di Dio un mercato”

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Non c’è gioia più grande per una madre, del vedere per la prima volta un sorriso sulle labbra del suo bambino. La stessa gioia prova Dio ogni volta che vede dal cielo un peccatore che gli si inginocchia e con tutto il cuore gli rivolge una preghiera. Sono parole scritte da Fedor Dostoevskij, è un pensiero che può ben rispondere all’interrogativo della seconda Lettura di questa Festa della Dedicazione della Basilica Lateranense: “…non sapete che siete Tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?” (dalla prima Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinti)Quanti di noi sanno di essere Casa di Dio, in forza del Battesimo che abbiamo ricevuto?

Domenica, 2 novembre 2025

 

Commemorazione dei defunti
terza Messa

BEATI NOI

“chiunque vede il Figlio e crede in lui avrà la vita eterna”

In Inghilterra la polizia ha arrestato una donna di 85 anni perché stava ritta e ferma nei pressi di un ospedale. L’accusa? Pregava! In quell’ospedale si praticano aborti ed il governo non permette, per legge, che si possa pregare, anche in silenzio, in riparazione delle ingiustizie che si perpetuano in quel luogo.
Ci vuole coraggio e consapevolezza delle conseguenze a cui si corre incontro, ma essere perseguitati per il diritto alla vita è grazia perché, dice il Signore:“…beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.” (dal Vangelo secondo Matteo)
Quella donna portava al collo una croce, quindi, la sua scelta scaturisce certamente dal volere essere in Cristo, sua discepola, perché Gesù Cristo è la Vita e in lui sta la vita di ogni creatura voluta dal Padre, datore e amante della vita.