In umile preghiera
“Due
uomini al tempio: uno era fariseo, l’altro pubblicano”
XXXma Domenica T.O.Anno C
Entrare in una chiesa, immergersi
nel silenzio, nella semi oscurità, e lasciarsi trascinare lentamente verso la
piccola, tremolante rossa lucina in fondo, là in fianco all’altare principale,
alzando di tanto in tanto il capo verso gli archi e le volate di cupole e
transetti, verso cappelle che si susseguono, è una delle più belle esperienze
spirituali che possono stravolgere certezze costruite anche a prescindere dalla
religione e dalla presunta presenza di un Dio.
Come se ne esca poi, lo sa solo
il Buon Dio.
Forse come il pubblicano, o come il fariseo? Ci sono storie di improvvise conversioni al riguardo, perché “chi cerca la verità sull’uomo, deve farsi padrone del suo dolore” (George Bernanos). E’ uno dei modi per tornarsene a casa giustificati, come avviene nella parabola raccontata oggi.
Forse come il pubblicano, o come il fariseo? Ci sono storie di improvvise conversioni al riguardo, perché “chi cerca la verità sull’uomo, deve farsi padrone del suo dolore” (George Bernanos). E’ uno dei modi per tornarsene a casa giustificati, come avviene nella parabola raccontata oggi.


