18 febbraio 2023

AMARE I NEMICI?

amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano
Settima Domenica T.O. Anno A

Cioè, per “essere figlio del Padre nostro che è nei cieli”, devo amare i nemici e pregare pure per loro? Il mio Dio è di sicuro il Buon Dio, ma è esigente al cubo.
A Lui non basta il comando: “…non coverai nel tuo cuore odio contro tuo fratello
;
rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui.” (dal Libro del Levitico)
Vero, però, che “chiunque chiede al Signore e cerca di ottenere – una cosa sola – la chiede con certezza e sicurezza di ottenerla. Questa cosa è l’unica vera vita, cioè il poter contemplare per l’eternità, e incorruttibili, nel corpo e nello spirito le promesse di Dio.” (Sant’Agostino)

Quindi, la contropartita, a conti fatti, ci è favorevole. Inoltre, la stessa Parola ci obbliga ad essere franchi e sinceri quando il nostro prossimo cade nel peccato. Cosa che, recentemente, molti di noi glissano per quieto vivere. Vedi i peccati teletrasmessi, con grande spolvero, da quel di Sanremo. C’è di buono che un Santo con il nome di Remo non esiste, perciò, le porcherie cui milioni di persone sono state poste a vedere ed ascoltare, quanto meno subendole per quieto vivere, non sono sotto il nome di un santo. Anche perché il riferimento alla santità come, per esempio, viene da tutti quegli ospedali e cliniche con nome di santi, questi sì esistenti, dove si praticano aborti a tutto spiano, travisa il senso della fede che dovrebbe animare ogni buon cristiano, soprattutto di fronte al dolore. Non siamo in grado, infatti, di vedere le sofferenze che si trascinano donne e uomini, e non siamo neppure in grado di misurare il dolore della croce, quando questa pesa sulle spalle di ciascuno, come su quelle di nostro Signore Gesù Cristo. Ma la fede, solo la fede è luce che ci permette di vedere in quell’abisso. Solo la resurrezione di Cristo ci dimostra che la sofferenza porta alla salvezza. Quindi, in particolare, solo Lui, Gesù Cristo, si fa carico delle nostre sofferenze e le usa per il nostro bene, anche se noi non lo capiamo.
Come quando ascoltiamo il Salmo che afferma: “…Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia.” (dal Salmo)
Ecco, così è comprensibilissimo. Meno comprensibile è il fatto che: “…Egli fa sorgere il sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.” (dal Vangelo secondo Matteo)
Cioè, è cosa buona che faccia sorgere il sole e faccia piovere, ma ogni tanto una qualche bella bastonata a chi gode nel far soffrire gli innocenti ci vorrebbe proprio. Lo so, non è nelle sue corde, infatti “…nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente.” (dalla prima Lettera di S. Paolo ai Corinti)
Adesso sappiamo qual è la strada per capire: avvisiamo i sapienti del mondo che la loro scelta di vita li porterà comunque alla rovina, senza timore di essere derisi per la nostra pochezza intellettuale. A noi deve bastare la fede che ci fa guardare alla Resurrezione di Cristo, la sola che ci rende capaci di vedere la luce là dove ci sono solo buio e morte. Resurrezione di Cristo che, oltre ad illuminare la nostra esistenza, potrà così farsi strada pure nel cuore di tutti quelli che incontriamo nella nostra vita, anche quelli che non sono fra coloro che amiamo.
In questo modo riusciremo a dare risposta alle domande: “…se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come il Padre Vostro celeste.” (dal Vangelo)
Va bene, ma come divenire perfetti?
Ci viene in soccorso Santa Teresa del Bambin Gesù: “la perfezione consiste nel fare la volontà di Dio, nell’essere ciò che egli vuole che siamo.”
Cioè, capaci di amare i nemici. Abbiamo le risorse, si può!
Lv 19,1-2.17-18 / Sal 102(103) / 1Cor 3,16-23 / Mt 5,38-48
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