XXVIma Domenica T.O.Anno C

 Farsi carico

“C’era un uomo ricco…… e uno povero.....!”

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Mi capita, proprio in questi giorni, di riprendere il libro di Geoges Bernanos, “Diario di un curato di 
campagna”, e leggo: “mi dicevo dunque che il mondo è divorato dalla noia. Naturalmente, occorre riflettervi un po’ per rendersene conto, non ce se accorge subito. E’ una specie di polvere. Andate e venite senza vederla, la mangiate, la bevete, è così sottile, così tenue, che non scricchiola neanche sotto i denti.”
Questa riflessione dell’autore francese, cattolico, l’ho trovata affine al passo del profeta Amos, quando dice: “guai agli spensierati di Sion e a quelli che si sentono sicuri.”

XXVma Domenica T.O. Anno C

 NON DIMENTICA

“Non potete servire due padroni!”

Nella Bibbia si legge spesso dell’ira di Dio, di collera, di abbandono, di castighi. Poi, tutto si placa, la misericordia abbonda e l’aiuto non viene a mancare, anche perché la giustizia ritrova il suo corso. Però, non finisce a vino e tarallucci, appunto perché la giustizia è foriera di verità ed oggi come allora il Signore dice: “…il Signore disse: ascoltate questo, voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del paese…certo, non dimenticherò mai tutte le loro opere.” (dal Libro del profeta Amos)

14/09/2025 ESALTAZIONE DELLA CROCE

        ESALTAZIONE DELLA CROCE

PER RESTARE IN VITA
..chiunque crede in lui non vada perduto

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Mentre mi apprestavo a stendere la settimanale riflessione, arrivavano le notizie sull’assassinio del trentunenne americano, Charlie Kirk. E’ avvenuto durante uno dei suoi incontri con i giovani studenti universitari, con i quali si confrontava sui principali argomenti che scuotono le nuove generazioni. Non si risparmiava, parlava chiaro e questo gli è costato la vita. E’ angosciante!
Al di là della vicenda, della testimonianza di questo giovane padre di famiglia, rileggo la prima Lettura di questa domenica in cui si medita sull’Esaltazione della Santa Croce con spirito critico: “…fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e la guarderà, resterà in vita.” (dal Libro dei Numeri)
Questa Parola sembra proprio che non corrisponda a quanto accaduto a Kirk: è stato morso dal serpente, il maligno che si annida nella mente e nel cuore di chi conosce solo la violenza e il peccato pur di affermare i suoi deliri, ed è morto. Però, se guardiamo con gli occhi della fede, ecco che lui resta in vita, nell’eterna partecipazione della gloria in Paradiso e nel testimone che ci ha lasciato affinché ciascuno di noi ne condividesse l’esempio e la dedizione per il bene di tutti, anche dei nemici.