Domenica 1 settembre è ripresa presso
la nostra Chiesa della Madonna degli Angeli la celebrazione della Santa Messa
domenicale alle ore 9,15. Dopo la chiusura per i due mesi estivi di luglio e agosto,
si ritorna a vivere con la partecipazione della piccola comunità che si ritrova
per rinnovare il Sacrificio Eucaristico grazie alla presenza officiante di un
sacerdote del vicino convento dei Frati Cappuccini. E’ una grazia che permette
ancora di tenere in vita questa Chiesa.
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Italia Mappe/chiese e luoghi religiosi |
Queste considerazioni le
meditavo, sollecitato da una veloce lettura di un articolo su quanto sta
avvenendo in Francia: circa 2800 chiese rischiano di essere abbattute o vendute
a causa del loro scarso utilizzo. E’ il frutto del secolarismo, è la sempre più
bassa percentuale di francesi che praticano e frequentano la Santa Messa, è la
diminuzione delle vocazioni sacerdotali, sta di fatto che si smantella, senza
colpo ferire, una storia e una cultura di un popolo che si perde nelle melme di
una società post-cristiana, una società che proprio non ha più nulla da dire e
da costruire.
Sentivo a Radio Maria che questa situazione la si sta vivendo, se
non peggio, anche in Olanda, dove la Chiesa Cattolica è ormai ridotta al
lumicino, frutto di quell’anelito post Concilio di una Chiesa olandese posta
sul più spregiudicato progressismo, in ottemperanza alle direttive dei Vescovi
di allora, di cui ora, desolatamente, si fa il raccolto: di quella Chiesa
locale non rimane forse neppure un “piccolo resto”.
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Chiesa Madonna degli Angeli e a fianco il Centro di Aiuto alla Vita |
Gaetano Mercorillo
Cesare Marchi, nel suo libro "Grandi Peccatori Grandi Cattedrali" scrive che gli uomini del medioevo costruivano le chiese grazie alla loro straordinaria capacità "di pensare e agire coralmente, di abbandonarsi a un'astrazione. Era il senso della trascendenza che strappava l'individuo alla sua condizione particolare, ai suoi affetti, affari, abitudini, conte o mercante, vegliardo o ragazzo, cittadino o servo della gleba, per spingerlo verso un ideale assoluto..."
RispondiEliminaSempre nello stesso testo è riportato un passo di Heinrich Heine, che durante un viaggio in Italia scrive : "Non sapevo se ammirare più la bellezza del paesaggio, la grandiosità delle chiese antiche o la fede non meno grande, salda come roccia, di quelli che le costruirono. Pur immaginando che solo a tardi nipoti sarebbe stato concesso di portare a termine la santa impresa, essi posarono tranquillamente la prima pietra, misero mattone su mattone finché la morte li strappò al lavoro e altri ne continuarono l'opera, finendo a loro volta in pace; tutti fermamente convinti dell'eternità della religione cattolica e della continuità del loro pensiero nel succedersi delle generazioni, che avrebbero ripreso a costruire laddove i predecessori si erano fermati. Era la fede del tempo e gli antichi costruttori vissero e si addormentarono in essa. Riposano ora, davanti alle porte delle loro chiese, e c'è da augurarsi che dormano sodo; e il riso dei tempi moderni non li svegli".
Mi sembra che i due pensieri sopra riportati ci diano una chiave di lettura del perché oggi le chiese, invece di essere edificate vengono abbattute per far largo a palazzine o magari a supermercati...
L'uomo di oggi è ancora capace di abbandonarsi all'idea dell'assoluto o è totalmente perso nel contingente? E' ancora capace di trasmettere la fede perlomeno ai propri figli?
Un caloroso incoraggiamento a chi con la sua opera costante ed instancabile non rende vana la fatica dei nostri padri che ci hanno lasciato le chiese come testimonianze di fede.
Francesco Falzoni.